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zavaleydima.
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"Ciao,io sono un gran associale che riesce a trovare la sua vita nei manga perchè la realtà fa troppa paura per essere affrontata." Vi dice qualcosa ???
A me si...
Avrei voluto scrivere la mia esperienza però vediamo che impatto farà su di voi questa frase...
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Oga.
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Diciamo che purtoppo questo fenomeno è sempre più diffuso ed è figlio di un mentalità sbagliata, trasmessa dai media, secondo cui o nella vita ottieni il successo (spesso associato ai soldi) oppure non vali niente. Per questo alcuni mondi come quello della lettura (fumetti, libri o anche riviste), di internet o dei videogiochi per alcuni smettono di essere quello che sono realmente, dei passatempi, e diventano una realtà parallela, un luogo dove rifugiarsi per non sentirsi discriminato da nessuno. Non c'è niente di più sbagliato perchè rinchiudersi in sè stessi o in una realtà inesistente equivale a rinunciare a vivere.
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zavaleydima.
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trasmessa dai media, secondo cui o nella vita ottieni il successo (spesso associato ai soldi) oppure non vali niente....Non sempre,su un ragazzo non è sottomesso a queste forze.
La stessa scuola funziona però a scuola.Se non interpreti qualcosa non vali.. -
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Innanzitutto non capisco il senso di questo titolo, quali sarebbero le lamentele? 
Comunque non credo che sia tanto una cosa dei giorni nostri o cosa, semplicemente si tratta della comune paura di affrontare una cosa dolorosa e sconosciuta come può essere la realtà.
Cioè che differenzia questo atteggiamento di oggi da quello del passato è il fatto che una volta si era costretti ad affrontare prima la realtà, per via della situazione più difficile, al contrario, oggi, si viene protetti molto più a lungo, anche da quel micro-ambiente che è la scuola.
Un esempio di quello che dico? Giacomo Leopardi
Solo che ora le persone possono incontrarsi nei forum, quindi la cosa viene ingigantita, laddove prima non se ne sapeva niente.
Voglio dire, non ne farei una cosa più grande di quello che è, non è che adesso i ragazzi non usciranno più di casa
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PandAttak.
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La colpa di tutto questo è FessBuck e quest'uomo---> 
Comunque ormai mi hai incuriosito,perchè non ci parli della tua esperienza?. -
zavaleydima.
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Stavo per scriverla però il computer si bloccava quindi un altra volta...magari dopo
Io inanzitutto parlavo delle persone che non hanno una vita sociale e si rinchiudono in questo mondo magico dei forum.manga in cerca diciamo pure di "amicizia" di "divertimento"...ne conosco uno.. -
netspider86.
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Mah, io direi che i manga sono solo un esempio possibile... certamente quello che diceva Oga è una ragione possibile.
Secondo me, alle volte, dipende anche dal manga (dal libro, dal film, dal <...>), che impostato in un modo piuttosto che nell'altro può spingere ad essere visto come fuga dalla realtà. Quando parlo di fuga, ho in mente quello che diceva Tolkien: "Non bisogna confondere l’evasione del prigioniero con la fuga del disertore".
Non bisogna, cioè, confondere le situazioni in cui la lettura, o altro, sono solo un modo di infilare la testa nella sabbia, come i proverbiali struzzi, e "crearsi una realtà alternativa in cui vivere", con quelle situazioni di "evasione", in lo svago rappresenta sì un allontanarsi dagli aspetti negativi e "sbagliati" della vita, ma non una negazione della realtà. In altre parole, io questa evasione del prigioniero di cui parlava Tolkien lo vedo come leggere un libro o un manga riconoscendo alcuni aspetti che mi fanno dire "questo è possibile anche nella realtà" e ciò si riflette sul mio modo di affrontare la vita...
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Lamentele. |
