Raruto Sisepuede

G.Crasher

Posted on 22/4/2011, 22:24

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Io sono colui che...

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Location: Dalla terra di Nessuno!!^*

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Un edificio lugubre, sporco, vecchio. Un altro solare, splendido, nuovo. So che vorreste che la nostra storia si svolgesse nel secondo, ma i soldi sono pochi, quindi dobbiamo ripiegare sul primo. Dopotutto in periodi di crisi dobbiamo risparmiare anche sulla fantasia!!^*
In questo edificio c'è un monicomio. In questo edificio c'è un ospizio. Nessuna delle due affermazioni e vera o falsa, poiché in quell'edificio ci sono solo vecchi pazzi!!^*
Nell'edificio ci sono delle persone e ogni persona ha la sua stanza numerata, non hanno più nomi, non sanno più chi sono, e credo che si dimenticano anche altre cose, tipo come si usa il water, visto che è sempre più sporco di quello degli autogrill!!^*
Il numero viene assegnato a seconda del loro arrivo, c'è chi ha il 333, c'è un vecchio pazzo fissato con la grammatica che mette le virgole e i punti anche quando parla che occupa la stanza 12, mentre la 10 è occupata da un beone che si sveglia già ubriaco e che ha il numero della porta in numeri romani, ovvero una bella X, c'è un altro che pensa di avere dei piccoli amici immaginari che lo chiamano biancaneve e che ha la stanza 7, e una volta la numero 1 era occupata da un pazzo che si credeva un serpente, un serpente dorato per essere precisi. Poi ci sono tanti altri vecchi pazzi che ora non sto qui a raccontarvi perché non mi pagano abbastanza per questo, quindi passo direttamente a parlare del nostro protagonista, anch'egli scelto fra gli scarti per questione di economy e che occupa la stanza numero 0!!^*
Nella sua stanza il vecchio pazzo dal canuto pizzetto fissa sempre il muro davanti a sè, come se ci vedesse chissà cosa, ma se una persona normale, quindi che non abita in quell'edificio, avesse buttato un occhio, sarebbe rimasto con uno solo, e non avrebbe comunque visto niente tranne ragnatele e crepe, a volte crepe e ragnatele!!^*
Ma il vecchio pazzo si trovava lì, ma allo stesso tempo non era lì, con la mente era in altri luoghi, in altri tempi, tempi in cui i suoi peti avevano fraganze fresche e non odore di stoffa marcia, tempi in cui tempi non erano ancora tempi passati, tempi in cui lui era giovane ei suoi pensieri lucidi... vabbè forse questo no!!^*
Tempi in cui gli bastavano pochi minuti per inventarsi delle storie divertenti e caxxare che poteva mettere dove voleva, ma ora era troppo vecchio e a stento riusciva a ricordarsi di svegliarsi prima di andare in bagno!!^*
Le sue storie si erano perse con gli ani, e anche la n che manca in anni era solo un demente modo di cercare di strappare un sorriso ai lettori!!^*
PRRRROOOOOT!!^*
E quando non ci riusciva un onomatopea di un peto riusciva sempre a strappare almeno un abbozzo di sorrisetto ebete, ma erano altri tempi... ora tutto questo non contava più!!^* 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11... Una volta sì che lui era uno che contava. Ora invece usa la colcolatrice. Ed ha le pile scariche. Però va anche a energia solare. Ma la porta sempre in tasca. e poi c'ha i numeri in giapponese. e lui non sa il giapponese. nemmeno i numeri. Se ci fosse ancora... ancora... non ricorda il suo nome ma era un traduttore giapponese che occupava la stanza... la stanza... non se lo ricordava perché quel coglione aveva messo il numero in giapponese. E lui non sapeva i numeri giapponesi!!^*
Guardando il muro un sorriso gli riempì la faccia e un laghetto di piscio si feci ai suoi piedi, si era confuso ancora. apì però un cassetto del comodino e estrasse un vecchio album dei ricordi pieno di vecchie foto. C'era quella volta che aveva fondato un sito di giovani pazzi che leggevano manga spagnoli pazzi, ma erano altri tempi, strofinò una foto che emise un familiare odore di peto stagionato inconfondibile!!^* Nell'ultima pagina c'era un foglio piegato in doppia piegatura!!^*

Raruto Sisepuede Cap.14 - Saske VS IChachi, Round Two su MediaFire

Raruto Sisepuede Cap.14 - Saske VS IChachi, Round Two su MegaUpload

Il vecchio con lo strano sguardo sembra perdersi in quei ricordi poi chiude il libro e lo sbatte con forza contro il muro. I ragni scappano. Le crepe si allargano a formare un simbolo che lui conosce (^*) e finalmente capisce. Capisce che anche se è vecchio può sempre inventarsi qualche caxxata di storia. Improvvisamente i muri, l'edificio, il piscio per terra, tutto scompare e ritorna il vuoto. Ora è pronto a scrivere la caxxata, ma si accorge troppo tardi che la caxxata è già stata scritta e quindi... quindi... MACCHISENEFREGA MENO LAVORO PER OGGI!!^*
Dopotutto il tempo passa, pensare che ormai son 50 capitoli di raruto, ci stiamo facendo vecchi, ma abbiamo sempre voglia di sparar peti e caxxata!!^*

PROOOOOOTTTTTTTT!!^*

Perché un peto, anche dopo tanto tempo, vale più di mille parole!!^*