5 Elementos Cap.83

Conclusione

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  1. G.Crasher
     
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    Io sono colui che...

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    Spero di poter riprendere finalmente un po' di fiato. Scappo da così tanto tempo lasciandomi alle spalle identità e ricordi. Chi sono? Chi ero? Avrò chiuso il gas del forno prima di uscire? E dove ho lasciato il gatto? Ma io avevo un gatto?!^*
    La mia mente è tormentata da pensieri simili. Sempre in fuga, sempre a nascondermi. Sempre a fingermi chi non sono cercando di non attirare troppo l'attenzione, a volte riuscendoci alla perfezione, altre no. Come quella volta che mi son finto vegano alla festa della porchetta o l'altra in cui volevo farmi passar da porchetta alla festa parrocchiale delle sacre suore della divina castità!!^*
    Ma ovunque vada, ovunque mi nasconda, lui è sempre lì, inevitabile più delle tasse, ineluttabile più di Thanos e imperdonabile più di chi ti spoilera il finale di un film, quelli sono i più terribili. Non ricordo la prima volta che lo vidi, ho una reminiscenza del nostro primo incontro quand'ero ancora un bambino di all'incirca 10 anni, ma a quell'epoca non davo peso a queste cose impegnato com'ero a far battaglie con le figurine dei calciatori e a impersonare i power ranger nel cortile della scuola!!^*
    Da allora è comparso a me tante altre volte, so che era lui anche se non riuscivo mai a focalizzare bene il suo volto, non so cosa volesse da me, perché mi seguisse, quasi stalkerasse, senza neanche mettermi un mi piace su facebook o chiedermi l'amicizia su myspace (sì, myspace, che vuoi farci, so vecchio)!!^*
    Ma ora non posso più scappare, anzi, non voglio. Sono stanco. Impaurito. Affamato. Confuso. Ma soprattutto affamato. Per questo mi son spinto a mangiare in questa tavola calda, senza camuffarmi o cercare di passare inosservato, semplicemente come un uomo che entra in un caffè e non fa splash (Sì, la battuta è vecchia, ma ti ho già detto che anch'io lo sono)!!^*
    Nella mia vita ne ho vissute di ogni colore, dal rosso dell'imbarazzo al nero della perdita, passando dal blu della tristezza al marrone... beh, il marrone e la sua analogia te la risparmio. Ma non son qui a raccontarti della mia vita, di come è iniziata e di come si è allargata a causa del mangiare. Sono qui a parlare con te, perfetto sconosciuto trovato da solo a questo tavolo, perché proprio alcuni momenti fa lui è entrato dalla porta e ora è lì seduto al bancone a bersi quel caffè e dio solo sa a pensare a cosa. Sai una cosa? a volte mi fermo ad osservare le persone immaginando cosa pensino. Vedi, ad esempio la barista che lo serve potrebbe pensare a quanto veleno per topi dovrebbe mischiare al caffè per farci fuori tutti, quel camionista potrebbe pensare alle poppe di Giovannona che lo accompagna nei viaggi dal calendario della sua cabina, Quei genitori che sono qui col loro bambino che non sta fermo un attimo e spara con le dita ad ogni persona a quanto lo pagherebbero al chilo al mercato nero, pardon, volevo dire di colore... Beh, tutto questo, quando osservo lui non riesco minimamente a pensare cosa lui possa pensare!!^*
    Ecco ti vedo tremare, ma non devi preoccuparti, non sono pazzo. O almeno non nel modo universalmente riconosciuto da voi che vi definite sani di mente, e scusa se ti definisco tale anche se non ti conosco. Perché in questo mondo anche essere definiti sani, può risultare un insulto, mentre i pazzi, no, noi non ci offendiamo mai. Ma se vuoi alzati pure, vattene, non sei costretto a restare qui fino alla fine. Lui è qui per me, non per te, almeno credo, non si può mai sapere. Io non so chi sono e magari tu sei me e quindi è qui per te!!^*

    Fu dopo quelle parole che il mio interlocutore si alzò squadrandomi male, voi che leggerete non prendetemi per pazzo, stavo fingendo, volevo solo che se ne andasse e che nel farlo si ricordasse di me, perché so che oggi non fuggirò al mio inseguitore e pensare che ci sia qualcun'altro oltre a Mimmo l'usuraio che pensi a me, beh, mi fa star bene. Aspetto ancora un po'. La famiglia se ne va e vedo il papà prendere in braccio amorevolmente il figlio, ma so che lo fa per soppesarlo meglio. Anche il camionista va via gettando uno sguardo alla scollatura della cameriera che non avrà lo stesso peso culturale di Giovannona, ma ha anche lei il suo perché, sale sul camion gira le chiavi, un bacio al crocifisso per devozione e una alle tette del calendario per dedizione. Poi restiamo solo io e lui. Lascia una banconota intera al bancone e la barista la prende pensando che quelli sì, potrebbero bastare per il veleno. Ora mi si avvicina. Io sono pronto, o almeno credevo, invece come una di quelle gazzelle che nella savana punta la sveglia un'ora prima per essere sicura, mi alzo e scappo in bagno e lascio qui questo tovagliolo su cui ho scritto la mia storia finora. Non so cosa mi aspetta lì dentro!!^*

    Pronto? Scusa se ho chiamato proprio te, ma non sapevo chi altro chiamare e credimi son contento che abbia trovato la tua segreteria telefonica inserita così avrai un messaggio vocale delle mie chiamate, chissà cosa starai facendo in questo momento, forse qualcosa a che fare con le tue abilità che tanto esalti. Son chiuso qui in un bagno. Sarebbe una storia da ridere se non fosse per il puzzo del water intasato, ma credo che tu lo sappia, visto che il tuo numero l'ho trovato proprio scritto qui. A proposito, non credo, ma se un giorno dovessimo incontrarci, beh, mi piacerebbe sapere se tutti i servizi scritti sono ancora validi e sentire come canti, visto che tendi a sottolineare le tua abilità con bocca e gola. Comunque Ho sentito la porta del bagno aprirsi e i suoi passi si fanno sempre più vicini, ah, m'ero dimenticata, se non sei una delle lettrici del mio tovagliolo, forse non sapevi che c'è qualcuno che mi insegue, ma ora lo sai. Sai tendo a dimenticare le cose, tipo chi sono, tu non lo sai vero? vorrei tanto saperlo, almeno un ultima volta, sento che c'è stato un tempo in cui qualcuno si ricordava di me e io di loro di riflesso. Gente pazza come me, uniti dalle stesse passioni, poi sa come va la vita, tendiamo al fantasmismo scomparendo, proprio come quei piccoli calzini che scompaiono dalla lavatrice, credo sia per questo che li chiamano fantasmini!!^*
    E so che dovrei star zitto, per non essere trovato, ma sento una smisurata voglia di lasciare a qualcuno le mie memorie, che se io le dimentico, voglio che qualcun'altro le ricordi. Un po' come sai che qualcuno paga l'abbonamento e a te piace scroccare internet conoscendo la password del wifi. Ma eccolo è qui, fermo davanti alla porta e io devo attaccare, cioè attaccare la cornetta, madò, la cornetta... ma quanto so vecchio, che di attaccare lui credo che non ne avrò il coraggio. Ciao Simona Porcona, ricordati di me!!^*


    Wow, sono scampato, non ci credo, leggi per sapere come!!^*
    Scusa per il titolo clickbait, ma mi serviva attirare la tua attenzione, che era già troppo distratta dalla foto qui sopra. Non pensavo che me la sarei cavata. Dovete sapere che c'era uno che mi inseguiva e aveva quasi le mani su di me, quando con una capriola sono riuscito a sfuggirgli. Ora so che una capriola è una cosa che fanno anche i bambini, ma io c'ho 35 anni e sono stato allevato a pizza e gelato quindi potete comprendere la mia forma fisica da campione atletico di sollevamento posate e inoltre il pavimento appiccicoso per pipì e chissà quali altri liquidi di quel bagno aumentavano il coefficiente di difficoltà. Fatto sta che sono uscito di corsa dalla tavola calda. Ero pronto ad affrontarlo, ma mi ero dimenticato di avvertire il mio corpo che ha agito di suo spontanea iniziativa. Ma ripreso il controllo non sono andato molto lontano e mi sono nascosto sul retro, tra i bidoni della monnezza e sto ora a scrivere su internet questo commento su instagram sotto l'ultima foto di quella che ha fatto i soldi mostrando le tette, almeno qualcuno leggerà, se non verrà distratto troppo dalle tette. Ho poca batteria e so che il mio inseguitore non si arrenderà, non oggi. Quindi volevo approfittare del momento per salutare. Salutare, già, ma chi? di solito si salutano le persone care, quelle che ti hanno accompagnato chi più chi meno lungo il percorso della vita, ma io sto a scappar da solo da così tanto... non ho più nessuno che mi segue. Tranne lui. E sento di essermi lasciato indietro cose importanti, persone importanti che aspettavano me, ma io le ho deluse a lungo e sento di non avere altre occasioni, ormai sono meno credibili di quelle pubblicità sui divani che dicono che gli sconti terminano domenica!!^*
    Ma se ci fosse qualcuno che si ricorda di me, di chi ero, di quel che ho fatto o che non ho fatto. Voglio solo dire, grazie, per essermi stato accanto. Scusa, se vi ho deluso e CIAO è stato bello e... premo invio che sto a 1%!!^*

    Eccomi qui, anzi, eccoti qui. Siamo solo io e te adesso. Stavolta per davvero non scappo più. Questo è il mio monologo, Finale. Non come quella volta che te ne andasti con la mia ex ragazza, non come quando ridevi nella mia banca quando chiudevo il prestito, non come quando ti vedo nel cinema quando si riaccendono le luci. Hai smesso di corrermi dietro. La gazzella ha rotto la sveglia. Il dado è tratto. Una rondine non fa primavera. Questo è il ballo del qua qua... forse mi son perso, ma il senso è chiaro. Però prima che finisca ho un ultimo desiderio a cui mi appello. Questo è il mio testamento in triplice copia, fa solo che non vada perso. In esso sono contenute le mie memorie che io stesso ho dimenticato, di vite passate, illusorie e sognate. Ne ho vissute di storie che raccontarle adesso sarebbe superfluo e ridondante, e non ho più tempo da perdere, cè gente che aspetta. Come te, che mi aspetti da troppo tempo. Ora chiunque tu sia, qualsiasi cosa vuoi facciamola finita adesso!!^*


    Rapporto del commissario dei carabinieri.
    In merito al caso dell'esplosione sul retro della tavola calda "Provala, è Calda", in una registrazione di una telecamera di sorveglianza sul retro il pazzo scappato dalla suddetta tavola calda senza pagare che sembra avere una crisi isterica. L'angolo della visuale non permette di capire se ci fosse qualcun'altro nel vicolo. Poi c'è un bagliore ela telecamera smette di riprendere. Nessuna traccia del soggetto viene ritrovata, solo per terra vengono ritrovate tre copie di un documento confusionario. Per maggiori informazioni consultare gli allegati.

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    Ciao a tutti. Non abbiate paura. Lo dico perché di solito quelli che mi vedono mi temono e scappano. Tipo quel tipo col pizzetto tendente alla barba, gli occhi dietro gli occhiali con quello sguardo strano e quel puzzo che gli aleggia intorno manco fosse la sua anima, forse marcia, forse no, ma comunque densissima. Iniziamo col chiarire una cosa. So cosa pensate. No, non sono la Morte, anche se è facile confonderci, ma Lei è presente anche alla vostra nascita, perché alla vostra nascita voi iniziate a morire e Lei vi sussurra all'orecchio cose che non ricordate. Lì io non potrei mai esserci, perché io sono all'antipode di quel momento.
    A me potrete trovarmi quando chiudete una relazione, ma quelle serie, definitive, non quelle di quando vi mollate e vi riprendete come il mio segnale del 4g che ora c'è e ora non c'è. Potete trovarmi come quel gatto rimasto chiuso nel forno perché qualcuno all'inizio di questa storia aveva lasciato il gas aperto. Quando salutati gli amici l'ultimo anno di scuola, maledicendo ancora chi vi aveva fregato la figurina attaccata sull'album di quell'attaccante. Potete trovarmi quando vi prefissate un progetto e alla fine lo raggiungete, o abbandonate o vi beccano a imbrogliare, per me non fa differenza. Potete trovarmi negli ultimi minuti dei film proiettati al cinema, anche se negli ultimi anni dovete aspettare un po' di più. Potete trovarmi al duplice fischio dell'arbitro e nell'ultima pagina di un libro.
    Beh, se avete qualche neurone che gira nel cervello e ogni intanto incontra qualcun altro dovreste aver capito ormai che io sono il finale. Il Finale delle cose, delle storie e perché no, anche della nutella o della vita.
    Tutte le cose finiscono. Sia belle che brutte. Sia lunghe che corte. E anche le Caxxate terminano un giorno, un giorno rimandato a lungo cercando di scapparmi, un giorno che pensavi non sarebbe arrivato più, perché si sa, voi umani odiate gli addii, e se pensate al passato lo trovate sempre più confortevole del futuro. Non vi piace l'incognito, ma odiate chi vi spoilera me, come ha fatto quel pazzo sano spoilerandomi nel suo monologo di poco fa.
    Siete strani voi esseri umani, i più stani di questi e altri universi. Ho conosciuto specie progredite come la vostra che mi hanno conosciuto prima di voi. La vostra sembra quasi in procinto di far la mia conoscenza unanimemente, ma io ho ancora speranza in voi e spero di mettere il punto alla vostra storia il più tardi possibili. Ma un giorno verrò, perché tutto finisce. Finisce il pranzo, finisce un fumetto, finisce la vita su un forum e finisce anche questa storiella che sta per conoscermi intimamente arrivando al suo FINALE!!^*
     
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