Atei vs Credenti

Ora accendiamo un po' questa discussione


Questo vorrebbe dire che:
A.




Queste citazioni ( Adolf Hitler; Mein Kampf ) sono corrette, in quanto pronunciate da un uomo che si è reso colpevole della morte di oltre 71.000.000 di persone (conteggio totale delle vittime della 2^ Guerra Mondiale, a mio parere giustamente imputabigli, in quanto essa nacque proprio a causa sua) tra cui 6.000.000 di ebrei.

B.
Avresti scelto il Cattolicesimo su una base di convenienza, in quanto vi aderisci perché ti "piacciono molto i..." suoi "...valori".

Che vuol dire "rispetto il tuo giudizio"? -.-'
Io mi riferivo a te, di che giudizio stai parlando?

Comunque il mio credo è che non esista niente che possa essere chiamato "verità" ma che, tuttavia, sia necessario decidere di credere in qualcosa, pur rimanendo consapevoli della fragilità di questa. Quello in cui io ho deciso di credere è che è inutile ed insensato credere in qualcosa di "superiore" e "onnipotente".

Mah, anche questa personalmente mi sembra una boiata.
Ora, non ti sto accusando perché diffami la chiesa successivamente tu stesso, ma comunque mi spiego:
Il solo fatto di trovare un conforto improvviso nella religione solo perché succede qualcosa di brutto è altamente ipocrita. Giustificazioni come "la fede si trova nel momento del bisogno" mi fanno una pippa, perché sono date da persone cui l'aumento di fedeli, più o meno sinceri o praticanti, porta guadagno, soprattutto economico. Oppure quando si acclamano i cosiddetti "miracoli": per pura coincidenza succede qualcosa mentre qualcuno prega (cosa che la maggior parte delle volte la persona "miracolata" fa 50000 volte al giorno -.-") ed ecco che nasce lo scandalo, le prove dell'esistenza della fede e cavolate varie, ma per favore.
Semplicemente rispetto la fede di persone che mi danno l'impressione di sapere in quello che credono o che danno prova di crederci veramente e ciecamente e non per mera convenienza o per sentirsi a posto la coscienza. Quando incontro persone che credono senza mai aver messo in discussione ciò che ci viene insegnato tramite scuola, catechismo e puttanate varie, mi incazzo come una bestia. Soprattutto con un mondo che favorisce l'ignoranza e il "misticismo" perché fa comodo avere controllo sulla gente, in qualsiasi modo. E quindi si ritorna all'ipocrisia, a dei preti, vescovi e a un papa che si professano "parola di dio (o Dio) sulla terra", essendo però mantenuti da dei fedeli che ci credono veramente, senza sapere di prenderlo nel culo ogni volta che donano anche 1 solo euro la domenica. Semplicemente per me la chiesa e la religione (qualsiasi essa sia) equivale a ipocrisia pura. Quando non ce la si fa da soli si chiede agli altri, è naturale, ma creare esseri superiori solo per usarli a proprio vantaggio è inaccettabile e vedere gente che ci casca è ancora più orribile.
Dopo questo sfogo passo la parola a qualche credente che può tranquillamente offendermi, me lo meriterei

@Cit.Ridio

Ma io dicevo momenti brutti in altri sensi, del tipo:
Ti muore qualcuno e per rincuorarti ti dicono: è stato chiamato da dio in un mondo migliore - è stato bravo e vivrà una vita migliore - riposerà in pace insieme al Signore.
Cioè, ti viene spontaneo cadere nel fatto che una forma di vita superiore che segua il flusso della vita esista, solo per consolarsi e non pensare al fatto che la persona morta non ci sia effettivamente più...

@Cit.Bill Maher

a volte non credere in Dio è un lusso che non tutti possono permettersi

a mio parere un dio può anche esistere, il pensiero che tutto si sia creato da solo è difficile da accettare e da credere